I.R.C.C.S. Ospedale
Galeazzi - Sant’Ambrogio

Categoria

Sanitario

Inizio

giu 2018

Lancio

set 2022

I.R.C.C.S. Ospedale Galeazzi - Sant’Ambrogio

Il complesso sorge su un’area di 50.000 metri quadrati ed è articolato in due tipologie di costruzione.
Un edificio alto, 200 metri di lunghezza, 50 metri di larghezza alla base, altezza 90 metri, 17 ordini di struttura di cui uno interrato e 16 fuori terra.
L’edificio alto contiene le principali funzioni ospedaliere, oltre 650 posti letto, 32 sale operatorie, ambulatori, sale diagnostiche e servizi adeguati ad un ospedale di queste dimensioni.
Da Agosto 2022 l' IRCCS Ospedale Galeazzi-Sant'Ambrogio è operativo, convogliando in un'unica struttura l'eccellenza in campo ortopedico dell'Istituto Ortopedico Galeazzi e quella in ambito cardiovascolare dell'Istituto Clinico Sant'Ambrogio.

Il nuovo ospedale

A nord dell’edificio alto si sviluppano vari edifici di altezze variabili tra i 2 ed i 4 piani, in uno trova collocazione l’Università con le aule didattiche ed una aula magna da 450 posti.
Completano vari edifici destinati a centrale tecnologica, centrale gas medicali ed isola ecologica.
Nella costruzione sono state rispettate rigorosamente le prescrizioni per la sostenibilità ambientale richieste per ottenere la certificazione LEED. , certificazione che è previsto venga emessa a livello “gold V4” il massimo ottenibile.
Gli impianti sono dotati di un mix di soluzioni in modo da minimizzare consumi, sprechi, oltre che emissioni acustiche ed inquinanti.

L’ospedale è dotato di pompe di calore per sfruttare l’energia geotermica prelevata da appositi pozzi scavati lungo il perimetro del lotto.

Sulla copertura dell’edificio alto è stato realizzato un impianto fotovoltaico da 480 kW.

L’ospedale è collegato alla rete di teleriscaldamento proveniente dal termovalorizzatore di Pero.

È prevista inoltre una centrale di cogenerazione ad alto rendimento.

I lavori sono iniziati nell’ottobre del 2018, e ad oggi, aprile 2022 sono praticamente ultimati. Realizzare un complesso di 180.000 metri quadrati in 3 anni e mezzo è un risultato più che soddisfacente se si considerano tutte le difficoltà produttive causate in questi 2 ultimi anni dalla pandemia Covid

L’importo complessivo dei lavori, attrezzature elettromedicali escluse, supera i 350 milioni di Euro.